lunedì 31 maggio 2010

giornata mondiale senza tabacco

Fumano perché lo fanno gli amici uscendo da scuola, ma anche da sole, per stress e per rabbia. Sono le baby-fumatrici che paiono affezionarsi alla sigaretta come e più dei loro coetanei maschi e che, avverte l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), insieme alle loro madri sono «uno dei target principali dell’industria del tabacco, che necessita di reclutare nuovi consumatori, per rimpiazzare la quasi metà di quelli attuali che morirà prematuramente a causa di malattie correlate al fumo». E proprio a donne e mercato dei prodotti da fumo è dedicata l’edizione 2010 della Giornata mondiale senza tabacco di oggi 31 maggio.


Attualmente nel mondo sono donne 20 fumatori su cento (200 milioni circa), ma in diversi Paesi il tabagismo femminile è in crescita (in Italia la prevalenza di fumatrici è triplicata dagli anni ’50 ad oggi, che si assesta intorno al 20 per cento). Inoltre, secondo il recente rapporto Oms « Women and health: today's evidence, tomorrow's agenda » le pubblicità di sigarette puntano sempre più alle ragazze, che anche in Italia rischiano di «abboccare» in massa.


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