mercoledì 31 marzo 2010

felicita'...

«Il mondo di chi è felice è totalmente diverso da quello di chi è infelice. La felicità è una capacità. Chiunque può essere contento, ma la facoltà di rendersene conto manca nella maggior parte di noi. Non inseguite la felicità, ma abbracciatela. È un errore pensare che sia qualcosa che meritate, ma che vi manca. Molte cose belle sono solo l'assenza di cose brutte. La salute, la sicurezza e la libertà ne sono ottimi esempi. Noi però non abbiamo pratica nell'apprezzare ciò che ci manca. La felicità è lo stato in cui non vogliamo che niente sia diverso da com'è, e quindi se accettiamo le cose come stanno possiamo permetterci di essere felici. Decidete di esserlo e lo sarete. Anche le cose più piccole possono portarci la felicità se lo permettiamo loro. Un pezzo di pane può dare più piacere a un uomo affamato di quanto un lussuoso banchetto possa darne a un uomo sazio. Potete scegliere la felicità oppure inseguirla inutilmente». Si sporse in avanti, serio. «Anche se, dal momento che la felicità è una capacità, è inevitabile che qualcuno avrà un maggiore talento per essa. Può essere solo una questione di fortuna, un dono per alcuni, ma negata agli altri. Però chiunque può migliorare con la pratica».
Lucy Eyre, Se la mente avesse gli occhi, Salani
e' tanto difficile per me. che comunque penso ci voglia sempre equilibrio, anche tra adattarsi e provare a cambiare le cose, tra tranquillita' e azione, tra accontentarsi e sognare.

voglio invecchiare cosi!

ha ha ha....
http://www.repubblica.it/persone/2010/03/31/foto/l_ironia_della_nonna_cinese_fa_sorridere_la_rete-3041624/1/

lunedì 29 marzo 2010

krav maga kid's 2

dopo un botta e risposta infruttuoso tra mamme e maestro (vedi post del 23/03) aspetto gli sviluppi di questo dibattito sulle iniziative utili a contrastare la maleducazione (prima ancora del bullismo) tra i ragazzi/e.
questo il mio contributo:
il maestro sinigaglia parla di strumenti da usare in casi estremi, solo in caso di pericolo, ma il discernimento per riconoscere il pericolo viene da anni di pratica per una persona adulta, mi riesce difficile pensarlo in un bambino. parla anche di approccio ludico, ma a mio parere con un approccio ludico si puo' insegnare la tecnica, ma non a difendersi. quando ti difendi non stai giocando, stai proteggendo la tua incolumita' fisica o psicologica, rischi la tua integrita'. bisogna esserne consapevoli e decidere se e' questo che si vuole insegnare ai propri figli.
mi sembra un'occasione persa: peccato perche' le arti marziali (ma il krav maga non ne fa parte) possono davvero aiutare le persone di ogni eta' a crescere con equilibrio e nel rispetto di se e degli altri.

alle mamme invece io mi sento di suggerire un approccio il piu' obiettivo possibile. nella nostra cultura il confronto fisico e' un disvalore. io penso invece che per "andare oltre calci e pugni" sia utile passarci.
intendo dire che il confronto fisico, se non e' un fine ma un mezzo per conoscersi e conoscere l'altro, ha un valore molto alto; freud diceva che il primo psichico e' corporeo, intendendo con questo il fatto che i nostri pensieri nascono sempre da un'esperienza di percezione.
imparare la giusta distanza, il giusto tempo, l'alternanza di calma e azione e' una crescita di consapevolezza che coinvolge non solo il corpo ma anche la mente ed i sentimenti.
affrontare la paura dell'avversario da' strumenti per gestire l'ansia anche fuori da quel contesto, nella vita di tutti i giorni, insegna ad affrontare la vita con coraggio, a pensare che gli altri ci stanno insegnando qualcosa proprio nel momento in cui ci mettono in difficolta'.
l'aggressivita' e' umana: imparare a gestirla sul tatami puo' aiutare a controllarla anche fuori.
non e' mica facile eh?

chissa' che da questa storia nasca qualcosa di buono...

buon lavoro,Donne! con affetto

samurai



che bello!!! chi ci viene con me?!?

sabato 27 marzo 2010

elisa salerno‏

ricevo da una cara amica, elisa, questa segnalazione che volentieri pubblico con la promessa di approfondire:

di Elisa Salerno da un pò sentivo parlare, ma oggi ho avuto la possibilità di approfondire con un collega che è anche uno storico, la grandezza e l'energia di questa donna cattolica vicentina (nata a fine del 1800) che è riuscita a dare visibilità e si è fatta paladina di un problema molto percepito (già) all'epoca, quello della donna ed il lavoro. E' di una tale attualità, che se non la conosci ti invio al sito:


ps: centro presenza donne promosso dalle suore orsoline, ha il merito a vicenza di aver riunito le associazioni femminili anche laiche per la promozione e formazione dlele donne

giovedì 25 marzo 2010

APRI GLI OCCHI, ESCI ALLO SCOPERTO!

se niente e' per caso mi chiedo come mai negli ultimi giorni mi imbatto in notizie che mi portano a riflettere sulla prepotenza, dal bullismo, al mobbing, allo stalking. sara' il momento "felice" che sto vivendo al lavoro, oppure non saprei. comunque mi fa piacere dare spazio e pubblicita' all'associazione Doppia Difesa fondata da michelle hunziker insieme all'avvocato giulia bongiorno. in molti casi chi vive una sofferenza trova un senso alla propria esperienza nel mettersi a disposizione degli altri per portare un aiuto, un appoggio tanto piu' prezioso quanto piu' e' consapevole. cosi l'attrice trae energia dalla propria esperienza di molestata per incoraggiare le donne a non arrendersi, a non subire, a lottare per la propria serenita' (http://www.corriere.it/cronache/10_marzo_24/hunziker-vita-da-molestata-serra_3379a9ac-3712-11df-bfab-00144f02aabe.shtml)
e' un argomento su cui mi fanno riflettere anche gli ultimi scambi con le mie compagne di dojo: se si vuole rispetto l'unica strada e' giocare la partita e vincerla. non serve rinchiudersi in un recinto protetto. non servono proteste o discorsi. serve la sicurezza serena di meritarselo. serve guardarsi dentro, chiarirsi chi siamo e cosa vogliamo e lavorare sull'obiettivo.
questo il sito dell'associazione: http://www.doppiadifesa.it/

mercoledì 24 marzo 2010

anzitutto, cerca di perfezionare il carattere

la prima regola nel karate-do e' questa: cerca di perfezionare il carattere.
ci sto riflettendo da sabato, dopo aver condiviso qualche riflessione con il mio maestro, cosi avaro di parole che qualche volta mi indispone. mi urta proprio perche' invece so quanto potrei imparare se riuscissi a capire meglio quello che gli passa nel cuore, che e' grandissimo. una delle cose che faccio fatica a capire e' la durezza dell'ambiente che a volte mi sembra inutile, eccessiva, controproducente. penso di aver afferrato meglio che il valore dell'esperienza che faccio nel dojo (se non ho capito male il valore che il mio maestro attribuisce al suo, shirai) sta proprio in questa ricerca implacabile del miglioramento continuo, nel tentativo di agire sempre al 100% delle proprie possibilita' attuali, spostando continuamente i propri obiettivi un po' piu' in la', chiedendosi sempre qualcosa in piu', oltre l'immaginabile. e, nel caso dell'insegnante, chiedere sempre di piu' ai propri allievi. porre ostacoli perche' si possano mettere alla prova, perche' imparino a superarli e a prendersi la responsabilita' dei propri successi ed insuccessi. e' tanto dura pero'; a volte penso che non ce la posso fare. mi devo impegnare se voglio imparare ad utilizzare di piu' questa modalita' con me stessa e con i miei allievi. senza esagerare... ossu sensei.

martedì 23 marzo 2010

difesa personale contro il bullismo

Una cara amica, Elisa, mi segnala chiedendomi consiglio:

CORSO DI DIFESA PERSONALE: RAGAZZI A LEZIONE CONTRO IL BULLISMO

Difendersi dal bullismo; ma cosa è il bullismo? Chi è il bullo? E quali sono le regole civili per potersi difendere? Il progetto del corso promosso dagli Assessorati alla Cultura e Sport del Comune di Creazzo (Vi) ed ideato dal Maestro Renato Sinigaglia dell’Associazione KRAV MAGA è quello di aiutare i ragazzi/e in età comprese fra gli 11 ed i 18 anni a riconoscere i pericoli, i soggetti pericolosi, i comportamenti aggressivi ed imparare a gestire a proprio favore le situazioni che si presentano. Le lezioni del corso inizieranno nel mese di Marzo 2010, dureranno 3 mesi e si terranno presso la Palestra delle scuole medie …”
La notizia mi lascia perplessa; e’ la prima volta che sento parlare di difesa personale sotto i 15 anni. Mi chiedo:
1) come definiamo esattamente il bullismo?
2) in cosa consiste precisamente questa proposta?
3) e’ utile l’approccio formulato?
4) in tutte le attivita’ la serieta’ e la preparazione dell’insegnante fanno la differenza: chi e’ il maestro sinigaglia?

1) per rispondere al primo quesito tento una prima ricerca veloce in rete: http://it.wikipedia.org/wiki/Bullismo
Questa la risposta che trovo: “Con bullismo si indica generalmente nella letteratura psicologica internazionale «il fenomeno delle prepotenze perpetrate da bambini e ragazzi nei confronti dei loro coetanei soprattutto in ambito scolastico. In particolare con il termine bullismo si intende riunire aggressori e vittime in un'unica categoria»….Letteralmente il termine significherebbe "prepotente", "bullo", tuttavia la prepotenza, è solo una componente di questo fenomeno che è da intendersi come multidimensionale. Il bullismo per essere definito tale deve presentare tre caratteristiche precise: intenzionalità, persistenza nel tempo, asimmetria nella relazione. Vale a dire che deve essere un'azione fatta intenzionalmente per provocare un danno alla vittima; ripetuta nei confronti di un particolare compagno; caratterizzata da uno squilibrio di potere tra chi compie l'azione e chi la subisce. Presuppone, quindi, la condivisione del medesimo contesto, in genere la scuola.

Esistono diversi tipi di bullismo.Il bullismo diretto è caratterizzato da una relazione diretta tra vittima e bullo e a sua volta può essere catalogato come:
• bullismo fisico: il bullo colpisce la vittima con colpi, calci o spintoni, o la molesta sessualmente;
• bullismo verbale: il bullo prende in giro la vittima, dicendole frequentemente cose cattive e spiacevoli o chiamandola con nomi offensivi, sgradevoli o minacciandola, dicendo il più delle volte parolacce e scortesie;
• bullismo psicologico: il bullo ignora o esclude la vittima completamente dal suo gruppo o mette in giro false voci sul suo conto;
• cyberbullying o bullismo elettronico: il bullo invia messaggi molesti alla vittima tramite sms o in chat o la fotografa/filma in momenti in cui non desidera essere ripreso e poi invia le sue immagini ad altri per diffamarlo, per minacciarlo o dargli fastidio.

Il bullismo indiretto è meno visibile di quello diretto, ma non meno pericoloso, e tende a danneggiare la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, escludendola e isolandola per mezzo soprattutto del bullismo psicologico e quindi con pettegolezzi e calunnie sul suo conto.

I bulli maschi sono maggiormente inclini al bullismo diretto, mentre le femmine a quello indiretto.

Le cause primarie di questo fenomeno sono da ricercarsi non solamente nella personalità del giovane bullo, ma anche nei modelli familiari sottostanti, negli stereotipi imposti dai mass- media, nella società di oggi a volte disattenta alle relazioni sociali. È di fondamentale importanza, che tutti riconoscano la gravità degli atti di bullismo e delle loro conseguenze per la crescita sia delle piccole vittime, che nutrono una profonda sofferenza, sia dei piccoli prevaricatori, che corrono il rischio di intraprendere percorsi caratterizzati da devianza e delinquenza. Da non sottovalutare la causa più importante: una libera scelta incondizionata e consapevole da parte del prevaricatore di danneggiare il compagno.”

2) non sono molto chiare le modalita’ del corso e l’approccio che verra’ utilizzato: saranno lezioni teoriche? O pratica di difesa? Si lavorera’ su autostima e sicurezza interiore, sull’energia e la forza di carattere, sul rispetto per se stessi che sono i requisiti piu’ importanti per mettersi al riparo e affrontare queste problematiche? Si proveranno a decodificare i messaggi provenienti dalla societa’ che bombardano i ragazzi/e convincendoli che la vita e’ solo competizione senza esclusione di colpi?
Quali gli strumenti di difesa che verranno proposti? a mio parere la fascia 11-18 anni e’ molto eterogenea, non e’ facile sviluppare un lavoro che interessi e arrivi a tutti/e.

3) non avendo chiaro il programma che verra’ svolto non e’ possibile darne una valutazione almeno in parte obiettiva

4) non ho trovato alcuna informazione sul maestro responsabile dell’attivita’: bisognerebbe capire quanta esperienza ha nella sua disciplina, quanta di insegnamento, se sia qualificato

Il mio consiglio all’amica e’ informarsi bene su tutti questi aspetti, magari se e’ possibile andando ad osservare l’istruttore al lavoro nella sua palestra. In qualunque attivita’ di insegnamento lo scopo dovrebbe essere la crescita armoniosa dell’intera personalita’ dell’allievo, a maggior ragione quando si svolge un’attivita’ che coinvolge corpo, mente ed emozioni insieme, come in questo caso.

Se il maestro e’ serio il risultato, in termini di sicurezza personale, esperienza ed evoluzione, non manchera’. In caso contrario il rischio e’ fornire una falsa sicurezza che espone al pericolo in misura ancora maggiore, o sviluppare un’aggressivita’ fuori luogo.

domenica 21 marzo 2010

auguri ad alda merini

Ieri ho sofferto il dolore

Ieri ho sofferto il dolore,
non sapevo che avesse una faccia sanguigna,
le labbra di metallo dure,
una mancanza netta d'orizzonti.
Il dolore è senza domani,
è un muso di cavallo che blocca
i garretti possenti,
ma ieri sono caduta in basso,
le mie labbra si sono chiuse
e lo spavento è entrato nel mio petto
con un sibilo fondo
e le fontane hanno cessato di fiorire,
la loro tenera acqua
era soltanto un mare di dolore
in cui naufragavo dormendo,
ma anche allora avevo paura
degli angeli eterni.
Ma se sono così dolci e costanti,
perchè l'immobilità mi fa terrore? 

http://www.aldamerini.it/

sabato 20 marzo 2010

stage nazionale invernale AICS

PALASPORT DI LONGARONE

CORSO AGGIORNAMENTO ISTRUTTORI
E STAGE APERTO DA CINTURA GIALLA A 5 DAN

20 MARZO 2010
ORE 16.00-19.00

21 MARZO 2010
ORE 10.00-13.00

DOCENTI:
M.ROBERTO BACCHILEGA
M.PASQUALE ACRI
M.OFELIO MICHIELAN


sono stanchissimaaaaaaaaaaaaaaa......
ancora dallo stage di mercoledi!
pero' mi sono divertita oggi, ho imparato tanto nonostante non sia al 100%. e ultimamente in palestra trovo tante persone che mi trasmettono entusiasmo e partecipazione, mi piace! ossu!

giovedì 18 marzo 2010

l'eleganza della tartaruga


Philippe Daverio, critico d'arte, giornalista e conduttore televisivo, attualmente cura su Rai 3 la trasmissione domenicale "Passepartout", un appuntamento con l'arte, la cultura e la storia.
Domenica 14 marzo ha svolto un percorso storico-culturale di confronto tra cultura nipponica ed europea utilizzando soprattutto opere esposte alla mostra appena conclusa al castello reale di milano (vedi post del 1/3/10). Una puntata molto interessante per tutti i cultori della storia giapponese legata al periodo dei Samurai.
La puntata è visibile sul sito di Rai 3 e nello specifico sul sito web di Passepartout:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7c2e9eae-b3a6-4f83-b49d-822d6ff1ed61.html?p=0

melina'

oggi ho salutato melina', che ha finito lo stage da noi e torna in francia...
sono tristissima, piangevamo tutti. ma sono felice per lei, le auguro tante soddisfazioni.
bonne chance cara.
a presto

womenomics e auto-limitazione

Torno sull'argomento del post "womenomics" del 16/3 per aggiungere una considerazione a quanto gia' detto.
Nel loro articolo "LA GENDER DIVERSITY NELLE AZIENDE FAMILIARI ITALIANE-Una risorsa da valorizzare" riportato su economia & management del novembre 2009, daniela montemerlo e paola profeta, professori associati presso l'universita' Bocconi, indagano la presenza femminile nelle imprese familiari italiane di medie e grandi dimensioni, partendo dal presupposto che l'eterogeneità sia positiva ai fini del successo aziendale perché permette di attingere talenti da una base più ampia.
Fin qui niente di nuovo; come poco aggiungono i risultati (scarsissima partecipazione) a quello che gia' sappiamo. C'e' un elemento di interesse pero' in quello che affermano le autrici, quando ci ricordano, portano la nostra attenzione sul peso dell'effetto dell'auto-limitazione femminile.
Ogni donna che abbia tentato di motivare e coinvolgere le altre in qualche azione comune ha esperienza della difficolta' ad ottenere risposte positive, e sa quanti ostacoli in realta' insignificanti vengano presi a pretesto del proprio disimpegno.
Io credo che questo sia il filo che io posso tessere in questo mio passaggio, aprire quelle finestre mentali che rendono possibile il cambiamento. E' il mio impegno.

mercoledì 17 marzo 2010

hiroshi shirai

sono di ritorno dal mio primo stage con il maestro shirai, il maestro che ha portato il karate-do in italia e qui l'ha fatto crescere fino ad oggi.
lo stage di questa sera, al palacicogna di ponzano, verteva sul goshin-do, la via della difesa personale.
mi avevano detto che il maestro e' molto tecnico, che parla molto e si lavora poco: meno male! sono piena di botte!.... ma sono molto carica e contenta, abbiamo lavorato con un buon ritmo ed un bell'equilibrio tra pratica e teoria, partendo dal lavoro sulla posizione (come una piramide) e sugli spostamenti attraverso l'allenamento di kata fondamentali e bunkai.
sensei shirai ha ripetuto piu' volte che quello che conta e' dare il massimo, e' quello che si riesce a fare in ogni singolo istante; ho pensato a leo che mi chiama "la grinta dell'adesso-o-mai-piu'".
ho pensato agli ultimi giorni e a quanto penso e ripenso a quello che mi capita: mi sa che ragiono troppo, provo a guardare di piu' al presente e meno al passato piu' o meno recente.

alla prossima. ossu!

martedì 16 marzo 2010

womenomics

Tradizionalmente l'auspicio di una maggiore integrazione delle donne nel mondo del lavoro si fonda su principi di equità. Ora alcuni saggi sostengono che la valorizzazione delle donne risponde anche a criteri di efficienza economica. Un approccio particolarmente interessante per l'Italia, dove la partecipazione femminile è assai scarsa, le donne difficilmente arrivano ai vertici di aziende e istituzioni e anche la fertilità è bassa. Politiche e interventi che sostengano le scelte di lavoro e di famiglia possono far bene anche al nostro Pil.  Non solo le ricerche macro mostrano una relazione tra occupazione femminile e crescita economica, ma le ricerche micro mostrano che sono proprio i gruppi di lavoro “misti” a essere più produttivi dei gruppi tutti maschili o tutti femminili.
Di questo io sono convinta; oltre che piu' produttivi i gruppi misti sono anche piu' "sani" e ricchi da un punto di vista relazionale, purche' la separazione non si ripeta al loro interno per tipo di mansioni : proviamoci a formare gruppi di lavoro efficienti!
Per approfondire:
 http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001608.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Rosie_the_Riveter

domenica 14 marzo 2010

invictus


Invictus,mai sconfitto, è una poesia scritta dal poeta inglese William Ernest Henley citata in questo splendido film di clint eastwood, di grande ispirazione.
l'incoraggiamento a seguire un sogno che superi il passato, le ferite e le divisioni, che permetta di perdonare abbandonando la paura. meraviglioso.

Invictus

Dal profondo della notte che mi avvolge
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio qualunque dio esista
per l'indomabile anima mia.

Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.

aspetto i commenti degli amici/e rugbysti....

per barbara

mia madre non lavava, non cucinava e non spolverava per me. ma cio' che ricordo e' il suo essermi madre: madre della mia interiorita'

kahlil gibran

coraggio, la strada per il nostro centro e' lunga e piena di trabocchetti
ti sono vicina
:-DDDD

venerdì 12 marzo 2010

"Ieri non osavo. Oggi non posso farne a meno"

con questa espressione di Philippe Petit, Cristina mi ha salutato, e' il suo ultimo giorno di lavoro oggi.
mi scalda il cuore sentire come a volte si crei spontaneamente intimita', vicinanza, rispetto tra le persone.
cara Cris, cerchero' di ricordarmi la tua apertura mentale, la tua stima e gli incoraggiamenti sulla strada del cambiamento.
il tuo entusiasmo davanti alla vita

grazie per l'emozione di questa rivelazione, di un sentimento di amicizia cosi' profondo

lunedì 8 marzo 2010

8 marzo 2010

sono felice. davvero.
la 1^ festa della donna nel karate-do e' stata bellissima per me.
non ci dormivo da una settimana, ero un po' tesa ma siamo state bene in palestra insieme, e ci siamo divertite poi...


GRAZIE


a tutte le ragazze che hanno capito le mie intenzioni ed hanno partecipato. grazie davvero.
grazie a roby che ha insegnato trascinando le sue allieve.
grazie a mara che ha sopportato la mia tempesta di sms ansiosi. grazie a giusy e ai maestri che hanno reso possibile la serata. ossu!  W le donne intelligenti e toste!

8 marzo 2010

hanno pubblicato la mia tesi!!!!
grazie alle amiche cisline
auguro a tutte un 8 marzo consapevole e gioioso


domenica 7 marzo 2010

e' impossibile solo se lo pensi


tutti gli elogi che ho letto sul film "alice in wonderland" di burton.....sono veri! e anche di piu'!
non sono un'esperta ma di questo film mi e' piaciuto tutto, mi sono piaciuti tutti. e' un film che ispira, sicuramente. e' importante capire chi siamo e cosa vogliamo. poi, se si vuole, si puo'.

sabato 6 marzo 2010

costruiamo il giardino in cui desideriamo abitare!

per me quello del lavoro è un ambito fondante, che, coerentemente con la modalità femminile complessa, multi-tasking, di approccio alla realtà fornisce alle donne l’opportunità di costruire una propria identità forte, competente, indipendente, significativa per sé e per gli altri; consente di allargare efficacemente la propria rete di relazioni; di rispondere a bisogni individuali importanti come l’auto-realizzazione, la crescita personale, l’inserimento sociale, oltre a dare i mezzi concreti, più strettamente economici, per poter effettuare e sostenere scelte autonome, com’è testimoniato dal fatto che il 42% delle donne italiane inattive fra i 25 e i 49 anni “vorrebbero lavorare” (Eurostat, 2006).

a proposito ritengo sia interessante questa ricerca pubblicata su La Voce:
che riafferma, per chi ne avesse ancora bisogno, come la possibilita' per le donne di impegnarsi in attivita' extra casalinghe aumenti anche la probabilita' di essere madri. e, a mio avviso, madri piu' complete.
  

venerdì 5 marzo 2010

lavoro

ricevo da cristina questo estratto da un'intervista del regista poeta "clandestino" Silvano Agosti:
 "...Mentre fino a ieri credevo che mi avessero fatto un piacere a darmi un lavoro, da oggi penso… "pensa a questi bastardi che mi stanno rubando l'unica vita che ho" perché non ne avrò un'altra.. c'è solo questa e loro mi fanno andare a lavorare 5 volte 6 giorni a settimana e mi lasciano un miserabile giorno per fare cosa? Cosa si fa in un giorno a costruire la vita? Allora, intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella nel quale è prigioniero, perché se no anche se un giorno la porta sarà aperta lui non vorrà uscire. Deve sempre pensare con una coscienza perfetta "questi stanno rubandomi la vita" in cambio di 2 milioni e mezzo al mese bene che vada… mentre io sono un capolavoro il cui valore è inenarrabile, non capisco perché un quadro di Van Gogh debba valere 77 miliardi e un essere umano 2 milioni e mezzo al mese bene che vada.... Pensa alla cosa più bella che la natura propone, che è quella di…mettiamo di fare l'amore, no? Immagina che tu vivi in un sistema politico economico e sociale dove le persone sono obbligate, con quello che le sorveglia, a fare l'amore 8 ore al giorno… sarebbe una vera tortura… e quindi perchè non deve essere la stessa cosa per il lavoro? Che non è certamente più gradevole di fare l'amore, no? Per esempio il fatto che la gente vada a lavorare 6 giorni a settimana… certo, c'ho il mitra alla nuca lo faccio! Meglio leccare il pavimento o morire? Meglio leccare il pavimento…
Ma quello che è orrendo in questa cultura è che leccare il pavimento è diventata addirittura un aspirazione, capisci? Ma è mostruoso che il tipo debba andare a lavorare 8 ore al giorno e deve essere pure grato a chi gli fa leccare il pavimento! capisci? Tutto ciò è oggettivamente mostruoso, ma laddove la coscienza produce coscienza tutto ciò è effettivamente mostruoso".

martedì 2 marzo 2010

PASSAPAROLA!!!





che bellezza! ci sono riuscita ad organizzare la nostra festa della donna karate-ka!!!
mi sento sotto esame, ma sono davvero felice, ci tengo tanto veramente
spero di poter condividere questa gioia di esserci con tante donne di tutte le eta'

lunedì 1 marzo 2010

laura a milano

ho passato una bella domenica a milano con laura, a passeggio per i navigli, leccandoci i baffi con delle crepes meravigliose e facendo le turiste alla scala e a palazzo reale, dove abbiamo visitato questa mostra affascinante su un paese che attira entrambe (http://www.mostragiapponemilano.it/), entrambe karateke sognatrici, a nostro agio in una metropoli irreale grazie al blocco del traffico...

laura e' una ragazza meravigliosa e fortissima, capace di studiare sodo, praticare un karate eccellente, vincersi una borsa di studio per la bocconi e trasferirsi dove trova humus per la propria crescita...

VAI LAURAAAAAAAAAAAA...  un abbraccio!

festa della karate-ka !!!


quest'anno ce la siamo persa per un soffio...ma sarebbe bello il prossimo anno andarci, cosa dite? ci organizziamo? questa maestra dev'essere veramente forte