domenica 10 gennaio 2010

kumite ed emozioni

kumite significa combattimento; combattere è molto difficile: serve una consapevolezza eccezionale di sè, dell'avversario e dell'ambiente circostante.
il significato della parola giapponese kumite però è "incontro di mani". in questa accezione, quella in cui dovrebbe riconoscersi il praticante di arte marziale, il combattimento diventa occasione preziosa ed insostituibile di conoscersi e conoscere l'avversario, di mettersi alla prova, di prendere contatto con le proprie emozioni e migliorarsi.
il mio Maestro sta lavorando molto su questo: la mia emozione è Paura. non è facile fidarsi dell'altro; "lasciargli la responsabilità dell'azione"; gestire le mie emozioni e azioni in modo da mantenere lo spirito alto, la determinazione a difendermi e contemporaneamente abbassare il livello della tensione esteriore e con questo l'aggressività di chi mi sta di fronte.
la tecnica c'entra poco.
cerco di avere la costanza di lavorare a questo obiettivo: vorrei arrivare davvero al livello, altissimo, in cui si riesce a difendersi intuendo l'intenzione dell'avversario al punto di riuscire ad evitare il contatto.
la strada è lunga, ma io ho la testa dura

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