domenica 31 gennaio 2010

lettera alle donne


il titolo di questo post è anche il titolo del libro che raccoglie le parole del Dalai Lama su argomenti ritenuti affini alla sensibilità femminile.
il volume mi è stato regalato dalle amiche di dojo, che ringrazio per l'affetto e la stima.

in questo scritto ho trovato elementi di interesse, ma anche argomenti discutibili, ancora carichi di pregiudizi.
è positivo che l'autorità spirituale forse più nota dichiari la massima apertura al coinvolgimento delle donne negli organismi religiosi fino ai massimi livelli; è positivo che riconosca un valore di speranza ed elevazione spirituale ai temi che in genere sono più cari al genere femminile (l'amore, la dolcezza, la compassione, la solidarietà, la pace).
ma ritengo sia riduttivo attribuire determinate caratteristiche, idee, valori a categorie definite di persone: la vera evoluzione è per ciascun essere, maschio o femmina, vivere con consapevolezza, conoscendo ogni possibilità e scegliendo tra queste quella che permette di raggiungere i propri obiettivi con equilibrio ed in armonia con gli altri.

ho trovato stimolante invece la parte in cui discute di educazione.
"il primo passo nella ricerca della felicità consiste nel cominciare ad imparare ...come si lavora sulla mente e sulle emozioni"...introducendo "in noi i cambiamenti positivi che ci sproneranno a fare intervenire nel processo di trasformazione fattori come la convinzione, la determinazione, l'azione e l'impegno"..."non dimentichiamoci che è la nostra mente a creare il mondo in cui viviamo"..
.."per vivere in pace, armonia e con intelligenza, l'essere umano deve essere educato parallelamente sul piano emotivo e razionale"...
..."i principi ... insegnati contribuiscono allora a dare un senso alla loro esistenza, li aiutano a comprendere come ogni istante sia unico e prezioso e conseguentemente a costruire una scala di priorità"...

sabato 30 gennaio 2010

la tela


"la tela" e' il titolo del laboratorio sulla voce a cui ho avuto la fortuna di partecipare oggi...un "dono" inaspettato e davvero prezioso, un'occasione per conoscere nuove amiche, una professionista davvero capace (http://www.patriciazanco.it/home.htm) e un'occasione per prendere consapevolezza dei propri sentimenti e modalità espressive.

queste le parole di Patricia: "Il lavoro pone la necessità di far emergere un interesse vitale, un reale desiderio di incontrare la vita in un atto di creatività e di attenzione.
Predisporsi all’ascolto.
Mettersi nella condizione di cercare i passaggi segreti che ci conducono alle terre del cuore, dove possono nascere le parole e la poesia; in un atto di necessaria libertà."

tutto partendo dalla propria fisicità, dal proprio corpo come luogo creativo, capace di rigenerarsi attraverso la vibrazione della propria struttura, di veicolare emozioni ed elaborare memorie.

mi è servito davvero a prendere coscienza di tutta la fatica che mi costa "far sentire la mia voce". è un'indicazione sul cammino da percorrere.
grazie alle amiche sindacaliste che mi hanno invitato a partecipare...per di più in un posto meraviglioso, tra i boschi innevati dell'altopiano di asiago... spero che l'occasione di incontrarci si ripresenti presto!

martedì 26 gennaio 2010

julio velasco, che mito!!! 2

siccome vorrei fare tutto, spesso mi succede di fare le cose a metà... mi ci vorrebbe la giratempo di hermione granger!
così anche da velasco sono arrivata tardi, ma quello che ho ascoltato mi è piaciuto molto

niente di nuovo, ma va bene ritornare sulle cose, si fissano meglio:

- un buon insegnante lavora per il piacere di motivare gli allievi a fare, per aiutare gli altri a raggiungere i loro obiettivi

- la mentalità vincente appartiene a chi lavora costantemente per migliorarsi, per il piacere di crescere, a chi affronta i problemi come un'occasione per imparare. un buon insegnante allena alla difficoltà, alla possibilità di affrontare le difficoltà CON GIOIA.
ad impegnarsi per amore di quello che si fa

- se si lavora in questo modo non è così importante essere i migliori in assoluto, si è in grado di riconoscere anche il valore dei compagni e degli avversari

- un gruppo funziona quando ruoli e compiti sono chiari e tutti sono tenuti a rispettarli

- insegnare significa trovare un equilibrio dinamico tra opposti (ad esempio collaborazione/competizione) con l'esperienza e con il confronto aperto e continuo con tutti i partner

- superare le crisi : riconoscendo con serenità che si tratta di un passaggio che rientra nella normalità e che capita a tutti; fare una diagnosi corretta, scegliere una cosa o due al massimo e su queste concentrare tutte le proprie forze, UNA COSA PER VOLTA SI PUO' FARE TUTTO

giovedì 21 gennaio 2010

stage 7/2/2010


PRATICANDO ASSIEME”

STAGE KARATE TRADIZIONALE

PRATICA DI GOSHINDO

stage aperto da cintura bianca a cintura nera 5°Dan

DOMENICA 7 FEBBRAIO 2010

PALESTRA "SAN MARCO" (DIETRO SCUOLE ELEMENTARI)

VIA DON BASSANI - FELLETTE DI ROMANO D'EZZELINO (VI)


RITROVO: ore 8.45

PRATICA : ore 9.00 - 12:30

PROGRAMMA:

Khion divisi per grado.

Studio kata:

· unsu e il rispettivo enghi bunkai

· heian ohio bunkai e applicazione

· studio di tecniche di mano aperta

Studio kumite di base

· Kumite kata nidan enka


· Corso per agonisti di kumite e kata


· Avviamento alla pratica di Goshindo


· Pratica di gestualità arbitrale


ossu!

julio velasco, che mito!!!


tutti all'antiruggine !!!

venerdì 22 gennaio 2010 ore 21
"fare squadra, fare orchestra"


Julio Velasco allenatore della nazionale italiana di pallavolo dal 1989 al 1996, vincendo tutto il possibile e' arrivato a far definire la sua "squadra del secolo" dalla federazione internazionale.
Ospite ad antiruggine (uno spazio magico, partecipare per credere!), parlerà di come si costruisce e si guida una squadra, in modo molto simile a come si costruisce e si dirige un'orchestra.

L'arte di fare sport.

"La prima vittoria è quella contro i propri limiti e i difetti. La funzione del capo è fondamentale: deve porre obiettivi facilmente raggiungibili, in maniera da far fare un passo alla volta e, soprattutto, deve aiutare a risolvere i difetti. E poi superare le difficoltà è un allenamento....le difficoltà non devono più essere viste come un qualcosa che mi impedisce di fare, ma come la possibilità di allenarmi a superarle....".

eh gia'...ne conosciamo tutti di capi cosi'!!!
ha ha ha
a seguire il commento

passaparola !!!

domenica 17 gennaio 2010

PLAYFAIRPLAY. FLY HIGH

Palazzo Scotti, Treviso
14/1/2010 - 27/1/2010
"Il Fair Play attraverso i manifesti"
del Panathlon International Club di Treviso
- Ingresso libero -

una bella occasione per riflettere sul proprio ruolo di insegnanti, genitori e sulla propria responsabilità di praticanti... qualcuno dei manifesti è intelligente ed emozionante

"Le virtù non si ingenerano per natura, nè contro natura, ma è nella nostra natura accoglierle, e sono portate a perfezione in noi per mezzo dell'abitudine" Aristotele

"Bisogna insegnare ai bambini che ogni discriminazione è fonte di violenza e che solo la tolleranza e il dialogo consentono di risolvere situazioni complesse" Dalai Lama

DOJO KUN , letteralmente “regole del luogo dove si segue la Via”, l’essenza stessa del karate-do

  1. Hitotsu. Jinkaku Kansei ni Tsutomuru Koto = Impegnati a perfezionare il carattere
  2. Hitotsu. Makoto no Michi o Mamoru Koto = Persegui la via della sincerità
  3. Hitotsu. Doryoku no Seishin o Yashinau Koto = Rafforza instancabilmente lo spirito Hitotsu.
  4. Reigi o Omonzuru Koto = Osserva un comportamento impeccabile all’insegna del rispetto universale
  5. Hitotsu. Kekki no Yu o Imashimuru Koto = Astieniti dalla violenza e acquisisci l’autocontrollo

OSSU

giovedì 14 gennaio 2010

Poker in rosa

non gioco a poker, ma trovo interessanti i riferimenti

(ed i consigli) alla capacità di gestire le emozioni;

se vogliamo, possiamo.


Bluff e fornelli si vince con Emozione

Le donne stanno diventando le protagoniste del

Texas Hold'Em.

Una mamma di Sorrento rappresenterà l'Italia a Las Vegas

di BENEDETTA PERILLI



ROMA - Facce da poker? E chi l'ha detto che debbano essere solo ruvide e barbute? A conferma del vertiginoso successo che il gioco sta riscuotendo tra le donne, ma soprattutto delle ottime capacità strategiche e di analisi che le giocatrici sfoggiano nei tornei nazionali ed internazionali, arriva dal Casinò di Campione d'Italia la notizia della vittoria di Carmela Emozione alla finale della Notte del PokerClub Satellite Women… poker face rassicurante e morbida…… Tutto quello che sa del Texas Hold'Em lo ha imparato dal figlio 19enne. "Mi piaceva giocare a poker a 5 carte e poi mio figlio mi ha insegnato il Texas - spiega la signora Emozione - ora mi diverto a fare qualche partita on-line con buoni risultati". A condividere con lei la vittoria c'era, appunto, anche l'immancabile figlio Angelo che, abbandonati i libri di scuola per qualche ora, ha sostenuto la madre nel lungo tavolo durato oltre sei ore. La vittoria di Campione regala alla giocatrice il buy per un torneo che avrà luogo negli Stati Uniti dove Carmela rappresenterà l'Italia….


Una storia, la sua, che conferma il trend positivo del poker giocato dalle donne… Ma parlando di donne e poker non si finisce mai di stupirsi e gli stereotipi, quelli legati alla fragilità fisica ed emotiva femminile, cadono tutti quando si segue una delle loro partite. Avversarie temutissime dai colleghi uomini, le giocatrici si confermano un mistero dei tavoli verdi. Negli Stati Uniti esistono addirittura dei seminari che introducono gli uomini ai segreti del sesto senso rosa, alla pazienza e all'intuito innato che spesso permette di smascherare anche il migliore dei bluff.

Ma almeno in Italia il settore è ancora giovane e alle signore che sognano di sedersi al tavolo da gioco arrivano i consigli di Cat Hulbert, un'esperta che sull'argomento ha scritto addirittura un libro pubblicato solo negli Stati Uniti. Si chiama “Outplaying the boys: poker tips for competitive woman” e spiega come, per trionfare in un casinò, una partita in casa o online, non serve lasciarsi intimorire dall'avversario. Cercare di ingannare i tonti, come li definisce Hulbert, è solo una perdita di tempo. Far credere loro che si è veramente deboli, invece, è solo l'inizio della partita.


Da: http://www.repubblica.it/sport/poker/2010/01/10/news/donne_e_poker-1899928/

lunedì 11 gennaio 2010

VOGLIAMO LA MERITOCRAZIA!!!!

da repubblica.it di oggi, 11/01/2010: sappiamo bene di cosa si parli, ma non fa male ricordare, soprattutto che
NON BISOGNA MOLLARE MAI!

Presentata dall'economista Fiorella Kostoris e da Emma Bonino un'associazione
che si pone l'obiettivo dell'equiparazione di genere nel mondo del lavoro

"Nasciamo Pari e diventiamo Dispare"
Un Comitato contro la discriminazione delle donne

L'Italia ha un tasso di occupazione femminile al di sotto del 50%, ultima nella Ue dopo Malta. Ironico il metodo proposto per la 'moral suasion': cioccolata ai 'buoni' e carbone ai 'cattivi'

di ROSARIA AMATO

ROMA - "In Italia si nasce pari e si diventa dispare. Ma questo non può essere l'unico destino possibile per le donne": con queste parole Emma Bonino ha presentato con l'economista Fiorella Kostoris il 'Comitato Pari o Dispare', un'Authority contro le discriminazioni di genere. In un Paese come il nostro che, ricorda Kostoris, ha "il tasso di occupazione delle donne più basso dell'Unione europea a 27 con la sola eccezione di Malta", certo l'obiettivo di "raggiungere la parità" può sembrare eccessivamente ambizioso. Ma il Comitato, costituito il 19 dicembre, intende promuovere la parità tra uomo e donna sulla base di una leva fondamentale per lo sviluppo dell'intera società, e non solo delle carriere femminili: "la meritocrazia".


"Siamo convinti che la parità vada raggiunta innanzitutto sul mercato del lavoro - spiega Kostoris - Con il nostro 47 per cento, siamo lontanissimi dal target di Lisbona del 60 per cento per l'occupazione femminile". E lontanissimi dal traguardo al quale due settimane fa inneggiava la copertina dell'Economist: "We did it!", titolava il settimanale, ("Ce l'abbiamo fatta!"), aggiungendo "What happens when women are over half the workforce" ("Che cosa accade quando le donne sono oltre la metà della forza lavoro").

Il problema non è solo di quante donne siano occupate, ma di quante raggiungano posizioni di vertice. E infatti l'Authority costituita dal Comitato applicherà il principio "comply or explain": alle aziende private, alle pubbliche amministrazioni, cioè, verrà chiesto perché non vengono assunte e promosse le donne. "Sono state cercate? Non sono state trovate? - dice Kostoris - Useremo la moral suasion, come si fa in altri Paesi". Anche perché in Italia non esiste un'Authority istituita dalla legge che effettui un monitoraggio di questo tipo, nonostante la Direttiva europea 54 prevedesse l'istituzione di "una Agenzia pubblica indipendente e dotata di terzietà rispetto all'esecutivo", che non ha mai visto la luce.


... non solo in Italia lavora meno di una donna su due (ma al Sud tale dato precipita sotto il 30 per cento), ma, a parità di qualifica e incarico, "una donna è pagata un quinto in meno di un collega uomo". Ancora, ricorda il Comitato, "il 20 per cento delle donne lascia il lavoro dopo la nascita del primo figlio" e secondo la classifica di genere redatta dal World Economic Forum l'Italia è al 72° posto per la disparità uomo-donna, al 96° per partecipazione e opportunità nell'economia, all'88° per partecipazione al lavoro, al 91° per reddito da lavoro".

Se si guarda poi al peso delle donne che lavorano, "nei consigli di amministrazione delle aziende italiane quotate, su 2.753 posizioni solo 174 sono occupate da donne (6 per cento), sono solo 2 le donne rettrici di università e solo 2 le donne direttrici di quotidiano". Ancora: "Nelle banche, su un campione di 133 istituti di credito, il 70 per cento dei Cda non conta neanche una donna, nessuna donna è amministratore delegato o presidente di banca".

Eppure, farcela è possibile. "Una carriera di successo è il risultato di vari elementi - osserva Anna Maria Tarantola, da un anno vicedirettore generale della Banca d'Italia - innanzitutto bisogna avere le qualità, coltivarle e avere la grinta di farle valere. Ma poi conta anche avere una rete familiare che possa dare il sostegno necessario, ed essere in un ambiente lavorativo che premi il merito". "Non bisogna mollare mai: quando venivo a Roma da Treviso per le riunioni dell'Associazione Nazionale Magistrati - ricorda Luisa Napolitano, componente togato del Consiglio Superiore della Magistratura - immancabilmente i colleghi di Roma arrivavano in ritardo e poi mi proponenevano di andare a pranzo. Io ero tentata di mollare, e invece ho ottenuto il tempo continuato, visto che poi avevo l'aereo alle 5".
...

domenica 10 gennaio 2010

la memoria dell'acqua

mi hanno parlato del ricercatore giapponese masaru emoto e dei suoi studi sulla memoria dell'acqua: http://www.masaru-emoto.net/english/vancouver.html ; non c'e' niente di scientifico nei suoi esperimenti ma le immagini sono davvero affascinanti, ed il pensiero che veicolano non fa danni di sicuro, anzi.
è facile farsi sopraffare dai pensieri negativi, sollecitano la nostra mente spinti dalle emozioni e sostenuti dalla memoria; serve uno sforzo cosciente per mantenere la nostra energia su pensieri positivi che ci permettano di crescere e restare integri, in contatto con i nostri desideri, pensieri che ci aprano a nuove possibilità e ci allontanino dalle abitudini (soprattutto mentali).
emoto suggerisce questo.

"tutto nell'universo è vibrazione, le parole, i pensieri... la vibrazione è vita, la vibrazione è amore... possiamo generare la nostra realtà, controllando il nostro pensiero". in parte è sicuramente vero, vale la pena provarci.




elisa au


navigando guidata dalla mia curiosità ho incontrato elisa au, campionessa di karate (stile shito ryu, diverso da quello che pratico io) e persona dalle idee molto chiare, a quanto pare.
una persona fuori dal comune che ha il coraggio di porsi a modello positivo per i propri allievi, soprattutto per le ragazze.
nel suo sito : http://www.elisaaufonseca.com/index.html si presenta in questo modo :


"artista marziale di livello mondiale...insegnante, studente e MODELLO DI RUOLO"
"sii così brava che non potranno ignorarti"

in effetti è bravissima, comunica energia ed armonia insieme; e voglia di fare!

kumite ed emozioni

kumite significa combattimento; combattere è molto difficile: serve una consapevolezza eccezionale di sè, dell'avversario e dell'ambiente circostante.
il significato della parola giapponese kumite però è "incontro di mani". in questa accezione, quella in cui dovrebbe riconoscersi il praticante di arte marziale, il combattimento diventa occasione preziosa ed insostituibile di conoscersi e conoscere l'avversario, di mettersi alla prova, di prendere contatto con le proprie emozioni e migliorarsi.
il mio Maestro sta lavorando molto su questo: la mia emozione è Paura. non è facile fidarsi dell'altro; "lasciargli la responsabilità dell'azione"; gestire le mie emozioni e azioni in modo da mantenere lo spirito alto, la determinazione a difendermi e contemporaneamente abbassare il livello della tensione esteriore e con questo l'aggressività di chi mi sta di fronte.
la tecnica c'entra poco.
cerco di avere la costanza di lavorare a questo obiettivo: vorrei arrivare davvero al livello, altissimo, in cui si riesce a difendersi intuendo l'intenzione dell'avversario al punto di riuscire ad evitare il contatto.
la strada è lunga, ma io ho la testa dura

lunedì 4 gennaio 2010

lady truck drivers


ecco la soluzione al "mistero della targa rosa" su angelina (il mio scooter, ma questa è un'altra storia, ne parleremo un'altra volta): si tratta di un omaggio (e ispirazione) alle amiche on the road, alla loro forza e determinazione tranquille.

sono loro debitrice di un emozionante raid in camion sull'altopiano di asiago, che non dimenticherò.


buona strada ragazze!

ritorno al lavoro....

dedicato ai colleghi di lavoro e di dojo .... buon anno!

domenica 3 gennaio 2010

camminando tra i dipinti di telemaco signorini...

voglia di vacanza e di luce!!!!

...certi giorni...

le donne guardano lontano, il loro sguardo disegna un nuovo mondo : "la figlia del capitano"


io e la mia amica francesca, lo sguardo sull'orizzonte: "le portatrici d'acqua";













io come non vorrei mai essere : "l'absinthe" di degas






mia figlia teen-ager impegnata nella sua attività principale: "toilette"



in conclusione: visita consigliata!
(soprattutto in compagnia di un amica, ancor di più se seguita da tappa per cioccolata al pedrocchi :-DDD)

venerdì 1 gennaio 2010

chi ben comincia...


oggi la giornata è iniziata con un allenamento!

e così con un allenamento è iniziato il nuovo anno che ci auguriamo ricco di gioia e di soddisfazioni.


che bello! quanta energia... grazie ai Maestri e a chi partecipando ha condiviso questa emozione



foto angelo anello : grazie