Il mio punto di vista: l’esempio dell’istruzione stradale dimostra la tesi contraria a quella voluta, come la privatizzazione porti alla speculazione e non a costi competitivi e maggiori opportunita' per tutti.

Dato per scontato il basso livello (in media, con lodevoli eccezioni) dell’insegnamento dell'educazione fisica a scuola, negli articoli manca una considerazione: l’importanza dell’esercizio motorio ai fini del benessere e della salute della persona, l’assoluta inadeguatezza di un tempo di due ore di pratica la settimana e la probabilita’ altissima di un’abbandono di massa di quel minimo di pratica sportiva, com’e’ quella attuale grazie all’obbligatorieta’. Un po’ come avverrebbe (gia’ avviene dove e’ facoltativa) con l’istruzione musicale.
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